ANDREA BELARDINELLI

Google Street View Trusted Photographer

Tel.: 3299215117

an.belardinelli@gmail.com

www.starflyt.com/andrea-belardinelli/

ARPI TRAFUGATA E RITROVATA

UNA STORIA SPEZZATA

GUERRIERI ED EROI AD ARPI

Da appena otto mesi camminare lungo via Arpi ha un sapore diverso. Muri che prima si davano per scontato ora nascondono nuovi luoghi e offrono nuova conoscenza. In molti in città dal 23 febbraio 2017 ora conoscono il nuovo aspetto del Museo del Territorio, molti ora sanno che nella “vecchia maternità” c’è un museo attivo, sorprendentemente vivo.

Fra gli intenti dell’Associazione Mira e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, con il progetto “Al Museo in tutti i sensi” della Presidenza del Consiglio dei Ministri, vi è appunto quello di contribuire ad animare il dibattito culturale attraverso l’ideazione e l’organizzazione di convegni e incontri sulle interessanti esposizioni, di percorsi didattici per gli studenti di tutta la provincia: un’occasione di riflessione comune e confronto sui temi più attuali afferenti il settore dei beni culturali e, al contempo, di crescita civile e morale.

Mercoledì 6 dicembre 2017, alle ore 18, in Via Arpi 155, la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia presenta per la prima volta il corredo di vasi a figure rosse, di altissima fattura artistica ed esecutiva, oggetto di un sequestro nel 2011 e di un conseguente intervento di recupero svolto nel 2012 in località Arpi – Montarozzi, in collaborazione con il Nucleo Mobile della Compagnia di Foggia della Guardia di Finanza, e proveniente da una tomba probabilmente a camera databile alla fine del IV sec. a.C. La presentazione del corredo, oggetto di un complesso intervento di restauro realizzato presso il Laboratorio della Soprintendenza, con il contributo della Fondazione Banca del Monte di Foggia, si inserisce nell’ambito delle attività di documentazione e studio dello straordinario patrimonio archeologico dell’antica città di Arpi, svolto dal 2014 nell’ambito del Progetto “Arpi Project: abitare la città”, promosso dal 2014 dal Centre Jean Bérard di Napoli e dall’Università degli Studi di Salerno.

Il Museo del Territorio ha cambiato aspetto passando da semplice espositore a luogo interattivo, sovvertendo l’ormai obsoleto principio del vietato toccare, vietato fotografare, divenendo il MUSEO DEL FARE. In uno dei momenti di crisi più lunghi per i musei provinciali di Foggia, gli attori culturali coinvolti nel progetto hanno valorizzato al massimo tutte le risorse disponibili, sono state messe in campo la creatività, la voglia di fare e si sono individuate nuove formule di impegno per gli anni che seguiranno.

Questa success story, non è in realtà che una rampa di lancio con curva inizialmente impercettibile ma significativa e sempre più in salita, è una storia in cui i visitatori del Museo sono e saranno accompagnati dagli attori coinvolti nel progetto per ammirare una cosa sola: il cambiamento in grado di raccontare un territorio ricco di testimonianze storiche.

Arpi trafugata e ritrovata

Una storia spezzata

Guerrieri ed eroi ad Arpi

Arpi project: abitare la città (2014-2016)

Enti coinvolti nel Progetto

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e Foggia

Centre Jean Bérard di Napoli (CNRS, EFR)

Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Salerno,

con la collaborazione del Dipartimento di Bioscienze e Territorio dell’Università del Molise, dell’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale del CNR-IMAA Tito Scalo Potenza e del Dipartimento di Topografia antica dell’Università degli Studi di Foggia.

Campagna di scavo 2012 ad Arpi

Loc. Montarozzi – Podere ONC28

Coordinamento scientifico

Italo M. Muntoni

Assistenza archeologica

Paola Spagnoletta

Franco Racano

Documentazione e rilievi

Cosimo Milone

Vito Soldani

Recupero materiali archeologici

Salvatore Patete

Giuseppe Vigliano

Fotografie

Alfredo Pilone

Una storia spezzata.

Guerrieri ed eroi ad Arpi

MOSTRA, DICEMBRE 2017

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e Foggia

Simonetta Bonomi

Coordinamento scientifico

Italo M. Muntoni

Claude Pouzadoux

Restauro materiali ceramici ed allestimento della mostra

Salvatore Patete

SABAP BAT – FG

Redazione dei pannelli

Italo M. Muntoni

Salvatore Patete

SABAP BAT – FG

Claude Pouzadoux

Priscilla Munzi

CJB CNRS, EFR

Alfonso Santoriello

Università degli Studi di Salerno

DiSPAC

Fotografie

Massimo Marchesino

Alfredo Pilone

SABAP BAT – FG

Company Name

www.loremipsum.com

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Tlf.: +11 111 111 111

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ARPI TRAFUGATA E RITROVATA

UNA STORIA SPEZZATA

GUERRIERI ED EROI AD ARPI

Il Museo del Territorio ha cambiato aspetto – passando da semplice espositore a luogo interattivo, sovvertendo l’ormai obsoleto principio del vietato toccare, vietato fotografare, divenendo il MUSEO DEL FARE. In uno dei momenti di crisi più lunghi per i musei provinciali di Foggia, gli attori culturali coinvolti nel progetto hanno valorizzato al massimo tutte le risorse disponibili, sono state messe in campo la creatività, la voglia di fare e si sono individuate nuove formule di impegno per gli anni che seguiranno.

Arpi trafugata e ritrovata

Una storia spezzata

Guerrieri ed eroi ad Arpi

Arpi project: abitare la città (2014-2016)

Enti coinvolti nel Progetto

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e Foggia

Centre Jean Bérard di Napoli (CNRS, EFR)

Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Salerno,

Campagna di scavo 2012 ad Arpi

Loc. Montarozzi – Podere ONC28

Coordinamento scientifico

Italo M. Muntoni

Assistenza archeologica

Paola Spagnoletta

Franco Racano

Documentazione e rilievi

Cosimo Milone

Vito Soldani

Recupero materiali archeologici

Salvatore Patete

Giuseppe Vigliano

Fotografie

Alfredo Pilone

Una storia spezzata.

Guerrieri ed eroi ad Arpi

MOSTRA, DICEMBRE 2017

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e Foggia

Simonetta Bonomi

Coordinamento scientifico

Italo M. Muntoni

Claude Pouzadoux

Restauro materiali ceramici ed allestimento della mostra

Salvatore Patete

SABAP BAT – FG

Redazione dei pannelli

Italo M. Muntoni

Salvatore Patete

SABAP BAT – FG

Claude Pouzadoux

Priscilla Munzi

CJB CNRS, EFR

Alfonso Santoriello

Università degli Studi di Salerno

DiSPAC

Fotografie

Massimo Marchesino

Alfredo Pilone

SABAP BAT – FG

Andrea Belardinelli

Google Street View Trusted Photographer

Tel.: 3299215117

an.belardinelli@gmail.com

www.starflyt.com/andrea-belardinelli/

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VIRTUAL TOUR REALIZZATO DA

UNA STORIA SPEZZATA

GUERRIERI ED EROI AD ARPI

Anfora di tipo panatenaico apula a figure rosse

340-320 a.C. circa

Ampio labbro troncoconico, leggermente svasato e con orlo arrotondato. Alto collo a profilo concavo. Corpo ovoide e piede troncoconico. Anse a nastro impostate verticalmente sulla spalla.

Sul lato principale del vaso è raffigurato un edificio (naìskos) con all’interno un giovane guerriero in piedi accompagnato da un servitore; intorno quattro figure reggenti offerte. Sul lato secondario è rappresentata una stele.

Inv. FG48525

Anfora di tipo panatenaico apula a figure rosse

340-320 a.C. circa

Ampio labbro troncoconico con orlo arrotondato. Alto collo a profilo concavo. Corpo ovoide e piede troncoconico. Anse a nastro impostate verticalmente sulla spalla.

Sul lato principale del vaso è raffigurato un edificio (naìskos) all’interno del quale è un giovane guerriero in piedi; intorno all’edificio sono due figure reggenti offerte. Sul lato secondario sono rappresentate tre figure ammantate.

Inv. FG48526

Cratere a volute con mascheroni apulo a figure rosse

340-320 a.C. circa

Orlo arrotondato, labbro estroflesso e collo cilindrico; corpo ovoidale; piede campanulato; anse con volute a mascheroni (non conservati) impostate su staffe verticali.

Sul lato principale del vaso è raffigurato un edificio (naìskos) all’interno del quale è un giovane guerriero in piedi e accanto a lui un servitore; intorno alla struttura sono quattro figure reggenti offerte. Sul collo, al centro di una composizione vegetale composta da girali e fiori, è dipinta in bianco una testa maschile di tre quarti con capello frigio che sorge da una corolla a più petali. Sul lato secondario è rappresentata una scena con al centro un edificio (naìskos) all’interno del quale è una pianta; intorno quattro figure portano offerte.

Inv. FG48522

Hydria apula a figure rosse

320-300 a.C. circa

Corpo ovoidale, piede campanulato; due anse a bastoncello orizzontali ritorte verso l’alto e una verticale.

Sul lato principale del vaso è raffigurata una stele accanto alla quale sono due figure stanti reggenti offerte.

Inv. 20.S278-1.405

Cratere a volute con mascheroni apulo a figure rosse

330-300 a.C. circa

Orlo arrotondato, labbro estroflesso e collo cilindrico; corpo ovoidale; piede campanulato; anse con volute a mascheroni impostate su staffe verticali.

Sul lato principale del vaso è raffigurato, all’interno di un edificio (naìskos), un giovane stante accanto a un cavallo; intorno due figure portano offerte. Sul collo, al centro di una composizione vegetale composta da girali e fiori, è raffigurata una testa femminile di tre quarti che sorge da una corolla a più petali. Sul lato secondario è dipinta una stele con intorno due figure reggenti offerte.

Inv. 20.S278-1.404

Cratere a volute apulo a figure rosse

320-300 a.C. circa

Orlo arrotondato, labbro estroflesso e collo cilindrico; corpo ovoidale; piede campanulato; anse con volute a mascheroni impostate su staffe verticali.

Sul lato principale del vaso è dipinto un edificio (naìskos) all’interno del quale è un giovane guerriero seduto; intorno all’edificio due figure portano offerte; sul collo, al centro di una composizione vegetale composta da girali e fiori, è rappresentata una testa femminile di profilo con capello frigio rosso che sorge da una corolla. Sul lato secondario è una stele con due figure reggenti offerte.

Inv. FG48520

Hydria apula a figure rosse

330-300 a.C. circa

Corpo ovoidale, piede campanulato; due anse a bastoncello orizzontali ritorte verso l’alto e una verticale.

Sul lato principale del vaso è raffigurato un edificio (naìskos) con donna seduta al suo interno; intorno due figure portano offerte. Il lato secondario è occupato da una decorazione a composizione di palmette.

Inv. FG48527

Cratere a volute apulo a figure rosse

320-300 a.C. circa

Orlo arrotondato, labbro estroflesso e collo cilindrico; corpo ovoidale; piede campanulato; anse con volute a mascheroni impostate su staffe verticali.

Sul lato principale del vaso è rappresentato un edificio (naìskos) con all’interno un giovane guerriero seduto e un servitore vestito con una corta tunica; all’esterno due figure reggenti offerte. Sul collo, al centro di una composizione vegetale composta da girali e fiori, è dipinta una testa femminile con sakkos di profilo che sorge da una corolla. Sul lato secondario è rappresentata una stele e due figure reggenti offerte.

Inv. FG48524